Infrastrutture, Trasporti e Logistica
L’ACCESSIBILITA’ TERRITORIALE PER LA COESIONE E LO SVILUPPO
Coesione Sociale, sviluppo economico passano obbligatoriamente attraverso lo sviluppo delle reti infrastrutturali e dei trasporti pensate nella loro interezza, essendo fattori imprescindibili per garantire l’accessibilità al territorio; reti fisiche e servizi integrati nei trasporti e nella logistica sono indispensabili per garantire la crescita sia sociale che economica.
Sulle reti logistiche e di trasporto si consolidano le relazioni commerciali tra le imprese ed inoltre, collegamenti rapidi e poco costosi migliorano la flessibilità del mercato del lavoro e creano nuove opportunità culturali, formative e lavorative per i cittadini. Le strategie geo-politiche, vecchie e nuove, degli Stati hanno, sempre, avuto nel sistema delle infrastrutture e dei collegamenti, un importante strumento d’attuazione, come attualmente ben dimostrato dell’iniziativa cinese della “Nuova via della seta”.
EUROPA delle infrastrutture e dei trasporti
L’Europa è un grande sistema economico integrato, il più grande esportatore al mondo di beni e servizi e il più grande importatore per circa 80 Paesi partner. Lo sviluppo, è fortemente condizionato dalla quantità e dalla qualità delle connessioni di trasporto e logistica, che uniscono i diversi anelli delle filiere di produzione e consumo, che con la globalizzazione, si sono andate sempre più allungando e articolando nel mondo.
Uno dei principi fondanti dell’Ue è la libertà di circolazione di persone e merci. Nell’ottica della coesione interna, infrastrutture e servizi di trasporto efficaci, efficienti, sostenibili e resilienti sono un indispensabile prerequisito per l’attuazione non solo del mercato unico europeo.
L’obiettivo di consentire ai cittadini dell’UE, agli operatori economici e alle collettività regionali e locali di beneficiare pienamente dei vantaggi derivanti dall’instaurazione di uno spazio senza frontiere interne, recepito dall’art. 170 del Trattato in tema di reti transeuropee, resta, ancora, in buon parte disatteso e richiede, pertanto, di essere ancora attivamente ricercato.
Serve quindi rafforzare la strategia integrata europea in favore dell’accessibilità e dei collegamenti, che dovrebbe essere prioritaria, tanto nella dimensione esterna della competitività internazionale, quanto in quella interna della coesione tra le diverse regioni dell’Unione. In concreto occorre:
- Potenziare e velocizzare la realizzazione delle reti di trasporto TEN- T, valorizzando la dimensione euro mediterranea. Andrebbe introdotto un preventivo vaglio degli effetti sull’accessibilità, la competitività e la coesione dei territori delle diverse politiche settoriali promosse dall’UE, e dai singoli Stati, in particolare in tema di trasporti, energia, ambiente e sicurezza. In tale contesto, per l’Italia Paese esportatore, il cui primo partner commerciale è rappresentato dalla UE, è indispensabile garantire, nel rispetto delle tematiche ambientali, la totale “permeabilità delle Alpi”, rafforzando tutte le vie di comunicazione che consentono il loro attraversamento a costi adeguati; la permeabilità rafforza la competitività del sistema Italia.
- Velocizzare il processo di uniformazione delle misure regolatorie adottate dai singoli Stati nel settore e sul settore, un vero e proprio patchwork di differenti condizioni di contesto (fisco e previdenza in primis), all’interno del quale è molto difficile che di instaurino virtuose dinamiche di corretta concorrenza tra le imprese.
- Perseguire una “sostenibilità equilibrata” dei trasporti, dal punto di vista ambientale, economico e sociale; lo sviluppo è realmente sostenibile se sviluppato in tutte le sue accezioni in modo equilibrato attraverso un’innovativa sintesi tra le priorità d’intervento nel settore e quelle dettate dai comparti ambiente e energia, perseguendo la sostenibilità in tutte le sue dimensioni non solo ambientale, ma anche economica, sociale, nella dimensione locale ed internazionale, ricercate nel rispetto del principio delle neutralità tecnologica. In tale ambito sostenere lo sviluppo del trasporto combinato su mare e ferro, così come interventi sul fronte della disciplina degli aiuti di Stato, per favorire concretamente il rinnovo del parco circolante con mezzi più puliti e più sicuri.
- Per un efficace processo di incentivazione del rinnovo del parco circolante, occorrerebbe, in particolare, consentire la concessione di incentivi all’acquisto con contestuale rottamazione, parametrati sul differenziale esistente tra il valore di mercato del mezzo rottamato e il prezzo d’acquisto del nuovo mezzo meno inquinante.
ITALIA -Trasporti e logistica per “Riconnettere l’Italia”
L’emergenza Covid-19 ha portato sotto gli occhi di tutti la funzione strategica svolta dal sistema dei trasporti, della mobilità e della logistica al servizio dell’intera economia nazionale e della qualità della vita dei cittadini. Invero, non c’è sviluppo senza mobilità e non c’è impresa senza accessibilità.
Quindi, “Riconnettere l’Italia” per una migliore funzionalità delle porte di accesso dell’Italia ai mercati di riferimento –innanzitutto porti e valichi alpini di cui salvaguardare operatività e permeabilità- e migliorare le accessibilità territoriali interne del Paese e promuovere l’efficienza e la competitività del sistema logistico, attraverso:
UNA NUOVA PORTUALITÀ
- Promuovere l’Economia Blu, per rendere la risorsa mare volano di sviluppo sostenibile attraverso una migliore integrazione tra trasporti, turismo ed economie territoriali. In tale contesto, una particolare attenzione dovrà essere dedicata alla riqualificazione dei waterfront portuali, delle stazioni marittime e dei terminal crocieristici, per valorizzare le sinergie tra porti e città ospitanti.
- Un programma di interventi che garantisca innanzitutto la realizzazione degli interventi di escavo necessari e assicuri piena copertura finanziaria; project review di quelle opere di grande infrastrutturazione portuale, già messe a bilancio da parte dello Stato, al fine di verificare quali siano realmente necessarie e quali no che sarebbe di vitale importanza al fine di permettere alla portualità italiana di continuare a rimanere competitiva sul mercato internazionale
- Misure per incrementare l’efficacia e l’operatività delle Autorità di Sistema Portuale, in particolare sul fronte degli interventi di potenziamento infrastrutturale, per il rafforzamento del coordinamento nazionale con il coinvolgimento degli operatori, per una riduzione delle tasse e degli oneri per le navi che scalano i porti nazionali e per le imprese logistiche in essi operanti.
- Per aumentare la competitività dei nostri porti nei traffici internazionali garantire il coordinamento e la velocizzazione di tutti i controlli sulle merci legati al momento doganale (Sportello Unico Doganale e dei Controlli), e la riduzione di quel cuneo burocratico fatto di adempimenti eccessivi rispetto a quelli cui sono tenuti i concorrenti esteri, che costituisce un onere improprio per gli armatori e gli operatori nazionali.
- Rilanciare lo strumento di sviluppo territoriale delle Zone Economiche Speciali, identificando quei correttivi che possano dare a tali Zone l’attrattiva operativa ancora oggi non ben definita.
INFRASTRUTTURE EFFICIENTI
- Al fine di velocizzare la realizzazione degli interventi infrastrutturali si dovrebbe prevedere, nell’immediato, la replica mirata del cosiddetto “modello Genova” per alcuni progetti strategici fermi per criticità procedurali uniti talvolta a carenza di risorse, quali ad esempio l’Alta Velocità Verona-Padova, la Gronda autostradale di Genova, la ferrovia Pontremolese, l’autostrada tirrenica, la strada statale Jonica 106, l’alta velocità Messina-Catania-Palermo. Un modello basato sulla nomina di Commissari straordinari, con reali poteri derogatori rispetto alla normativa nazionale, che a Genova ha dimostrato di funzionare bene essenzialmente per essere riuscito a portare avanti in parallelo diverse fasi progettuali.
- Organica “ri-messa a punto del Codice degli Appalti”, nell’ottica delle semplificazioni, che ricostruisca un clima di certezze normative, la piena operatività degli strumenti centrali di supporto tecnico procedurale alle stazioni appaltanti, l’attivazione di un circolo virtuoso programmazione-monitoraggio-riprogrammazione degli interventi. Promozione di un soggetto attuatore centralizzato a livello regionale funzionale alle opere locali che consenta di appaltare opere in modo efficiente le opere previste.
- Completare le reti prioritarie di trasporto TEN-T che collegano l’Italia ai mercati europei e internazionali, compreso il corridoio Scandinavo-Mediterraneo con la completa velocizzazione dell’asse tirrenico fino alla Sicilia, senza preclusioni di principio rispetto all’attraversamento stabile dello stretto di Messina.
- Miglioramento dei collegamenti dei porti e interporti con le reti terrestri (strade e ferrovie), veri colli di bottiglia del sistema. Da questo punto di vista, di grande rilevanza strategica è lo sviluppo dell’interconnessione ferroviaria dei porti e dei collegamenti con i retroporti (dry docks), per un equilibrato sviluppo dell’intermodalità.
- Piano di sviluppo delle infrastrutture per i combustibili alternativi, improntato al rispetto del principio della neutralità tecnologica degli interventi.
PRIORITÀ INFRASTRUTTURALI
Priorità su cui intervenire sono:
- Il Corridoio Scandinavo Mediterraneo, con il tunnel ferroviario del Brennero, oltre alla prevista terza corsia autostradale, le reti di adduzione, l’alta velocità ferroviaria fino a Bari e alla Sicilia attraverso la realizzazione del Ponte sullo Stretto.
- Il Corridoio Reno-Alpi attraverso la realizzazione oltre al terzo valico dei Giovi, della velocizzazione delle tratte nella Pianura Padana e delle connessioni con i valichi svizzeri, nonché degli interventi di potenziamento dei nodi logistici liguri a cominciare da Genova e dalla prevista Gronda autostradale.
- Il Corridoio Mediterraneo con il completamento della Torino-Lione e dell’Alta Velocità Veneta e dei collegamenti con Trieste.
- Un programma di interventi sulla rete autostradale e stradale, con priorità sugli interventi di manutenzione straordinaria ordinaria e straordinaria, anche nell’ottica della resilienza e accessibilità ai trasporti eccezionali, anche grazie alla tempestiva attivazione del previsto sistema di monitoraggio delle opere.
- Realizzazione di una rete connessa di aree di sosta dedicate all’autotrasporto per la tempestiva fornitura, ai veicoli e agli operatori, dei diversi servizi di assistenza.
MISURE PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E L’EFFICIENZA DELLA LOGISTICA
- Un piano pluriennale per l’autotrasporto sostenibile che promuova, rafforzandoli, gli incentivi esistenti a favore della sostenibilità ambientale, tra cui il rinnovo del parco mezzi o misure premianti sul pedaggio autostradale.
- Riconversione sostenibile e, ove tecnicamente ed economicamente fattibile, degli apparati propulsivi del naviglio, nonché per accrescere la resilienza e la competitività nella nuova fase post Covid-19 dei servizi di collegamento marittimo per il trasporto delle merci e dei passeggeri (Ro-Ro/Ro-Pax) di lungo medio e corto raggio.
- La realizzazione di un Piano nazionale di elettrificazione delle banchine (“Cold Ironing”), parallelo ad un piano per l’incentivazione di questa tecnologia a bordo delle navi.
- Promuovere la motorizzazione ad idrogeno non solo ai treni passeggeri ma anche ai treni per il traporto merci ed ai locomotori per le manovre secondarie all’interno degli interporti. Prevedere incentivi per la realizzazione di stazioni di rifornimento a beneficio di “aree strategiche” per l’efficienza complessiva del sistema logistico nazionale quali, appunto, porti, retroporti e interporti, insieme ad un quadro normativo semplificato (es. iter autorizzativi specifici).
- Realizzazione di un programma per lo sviluppo coordinato dei sistemi ITS e delle applicazioni telematiche nel settore, che assicuri la velocizzazione delle operazioni, l’interoperabilità, la gestione più efficiente delle infrastrutture, la sicurezza. A questo proposito, assume valenza prioritaria la realizzazione della piattaforma logistica nazionale che riunisca in un unico soggetto attuatore le informazioni relative alla circolazione su tutto il territorio nazionale, ai fini dell’ottimizzazione logistica e dell’efficacia dei controlli.
- Con riferimento alla mobilità urbana, il programma dovrebbe sostenere la realizzazione degli investimenti previsti nei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS), ponendo particolare attenzione, agli investimenti di City Logistics, finalizzati ad ottimizzare, con interventi uniformi per bacini territoriali omogenei, la distribuzione urbana delle merci.