FUTURO DELL’UE: Conferenza sul futuro dell’Europa, le discussioni sono bloccate sulle prerogative della sessione plenaria
Bruxelles, 03/05/2021 (Agence Europe) – Il Comitato esecutivo della Conferenza sul futuro dell’Europa non si è riunito lunedì 3 maggio. Non è stato quindi in grado di finalizzare la composizione della sessione plenaria di questo esercizio di consultazione dei cittadini paneuropei, nonostante l’evento di lancio della Conferenza si svolgerà domenica 9 maggio a Strasburgo.
Il punto principale della contesa riguarda le prerogative della sessione plenaria piuttosto che la sua composizione. Si prevede che sarà composta da 108 parlamentari nazionali, 108 eurodeputati, 54 rappresentanti degli Stati membri, 3 commissari europei, nonché membri di entità territoriali degli Stati e organizzazioni della società civile. L’opzione per i cittadini europei di sedere in plenaria e partecipare al processo decisionale non è stata definita.
Sul ruolo della sessione plenaria, la recente dichiarazione della Conferenza dei presidenti dei gruppi politici (CoP) del Parlamento europeo le discussioni sono state un po’ tese con la presidenza portoghese del Consiglio dell’UE, che è responsabile dei negoziati.
Giovedì 29 aprile, la CoP ha chiesto una composizione adeguata della sessione plenaria per garantire che “tutte le principali parti interessate” siano rappresentate e che la sessione plenaria abbia “l’ultima parola” sulle raccomandazioni da fare ai leader dell’UE nella primavera 2022. Un processo in base al quale la sessione plenaria potrebbe deliberare e formulare proposte basate sul lavoro dei gruppi di cittadini “darebbe alla Conferenza la massima legittimità ed efficacia”, ritiene il Parlamento europeo.
Su questo tema, i deputati hanno ricevuto sostegno dai parlamenti nazionali. In una lettera inviata dalla COSAC ai tre copresidenti del Comitato esecutivo alla fine di aprile, di cui EUROPA ha visto una copia, Luís Capoulas Santos, che presiede la Commissione per gli affari europei del Parlamento portoghese, chiede che le risoluzioni della Conferenza siano trasmesse all’UE27 e presentate al pubblico “previa approvazione della sessione plenaria”.
In questa fase, il Consiglio dell’UE si sta concentrando sui suoi obiettivi: il Comitato esecutivo dovrebbe avere l’ultima parola sulle raccomandazioni.
Legalmente, non vi è alcun obbligo di trovare una soluzione entro il 9 maggio, poiché la prima sessione plenaria della Conferenza si svolgerà a giugno. Tuttavia, da un punto di vista politico, un continuo stallo sulle questioni istituzionali invierà un segnale negativo.
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