Tassare i "colossi" per competitività tra imprese

Tassare i “colossi” e favorire la competitività tra imprese

Commissione UE: tassare i “colossi” per favorire parità tra imprese e competitività UE

Il vicepresidente Valdis Dombrovskis e il commissario all’Economia Paolo Gentiloni hanno presentato martedì 18 maggio un documento che delinea la nuova strategia di contrasto all’evasione fiscale all’interno della UE.

Le stime della Commissione quantificano in 35-70 i miliardi di euro persi ogni anno a causa di frodi, evasioni ed elusioni delle imposte societarie da parte soprattutto di multinazionali e colossi del Web (ma non solo). Lo scopo è l’istituzione di una Minimum Tax globale per le aziende.

Gentiloni: “affrontare l’evasione e l’elusione fiscale contribuisce anche a creare condizioni di parità per le imprese, migliorando la competitività della UE“; “La UE ha bisogno di un quadro fiscale solido, efficiente ed equo che soddisfi le esigenze di finanziamento pubblico, sostenendo anche la ripresa e la transizione verde e digitale creando un ambiente favorevole ad una crescita e ad investimenti equi e sostenibili“.

Prof. Garbarino (Università Bocconi): “la decisione degli Stati Uniti di introdurre una Minimum Tax e di portare la proposta in sede Ocse ha sbloccato i negoziati fermi durante l’amministrazione Trump. L’Ue si è attivata in linea con gli indirizzi dell’Ocse ma è ragionevole aspettarsi un negoziato difficile che potrebbe contrapporre gli interessi esclusivi del Paese della casa madre delle multinazionali e l’interesse dell’Ue a far pagare le tasse sul territorio europeo. Sarà interessante vedere come sarà risolta questa problematica“; “La bozza è un documento molto ampio ma interlocutorio. Gli interventi proposti dalla Commissione Ue se adottati sotto l’attuale regime richiedono l’unanimità da parte degli Stati membri e questo ha sempre frenato ogni iniziativa in tal senso. È in corso una discussione a livello costituzionale di passare a una maggioranza qualificata ma al momento non è prevista“.

Tutto ciò ha riportato alla ribalta il problema problema annoso delle risorse proprie della UE, con l’introduzione di una tabella di marcia di nuove imposte europee, utili a coprire i costi (interessi) del piano Next Generation EU:

  • un meccanismo di adeguamento della tassazione alla frontiera delle compravendite di carbonio (Carbon Tax);
  • una tassazione minima obbligatoria sui fatturati nazionali delle grandi imprese operanti nel settore digitale (Digital Tax) – da introdursi entro gennaio 2023;
  • il riesame del sistema per lo scambio delle quote di emissione (ETS), valutando anche una sua possibile estensione ai settori dell’aviazione e marittimo – da introdursi entro gennaio 2023;
  • un’imposta sulle transazioni finanziarie e/o una nuova base imponibile comune per l’imposta sulle società – da introdursi entro gennaio 2026.

Inoltre, nel prossimo futuro la Commissione Europea proporrà un nuovo quadro per la tassazione del reddito per le imprese in Europa (Framework for Income Taxation – BEFIT) per evitare eccessive disparità fiscali tra i vari Stati membri.


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