BRUXELLES\ aise\ – Il Parlamento europeo ha adottato le sue raccomandazioni finali per una strategia globale e coordinata dell’UE nella lotta contro il cancro. La relazione della commissione speciale del Parlamento sulla lotta contro il cancro (BECA) è stata approvata ieri, mercoledì 16 febbraio, con 652 voti favorevoli, 15 contrari e 27 astensioni.
Riflettori puntati sulla prevenzione del cancro
Poiché oltre il 40 % di tutti i tumori è prevenibile mediante azioni coordinate “in relazione ai determinanti della salute di carattere comportamentale, biologico, ambientale, professionale, socioeconomico e commerciale”, i deputati chiedono misure di prevenzione efficaci a livello nazionale ed europeo, fondate su competenze scientifiche indipendenti. Le misure raccomandate includono il finanziamento di programmi che incoraggiano le persone a smettere di fumare. Nel testo si evidenzia anche che il consumo nocivo di alcol è un fattore di rischio per molti carcinomi differenti, e si chiede di inserire nell’etichettatura delle bevande alcoliche informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol.
Il Parlamento chiede inoltre l’adozione di sistemi europei di etichettatura obbligatori sulla parte anteriore delle confezioni dei prodotti alimentari e la fissazione di valori limite di esposizione professionale per almeno 25 altre sostanze.
Parità di accesso alle cure oncologiche a livello transfrontaliero
I deputati sono preoccupati per il fatto che i pazienti debbano ancora affrontare difficoltà quando cercano di accedere ai servizi sanitari e partecipare a sperimentazioni cliniche in altri Paesi dell’UE. Chiedono pertanto la revisione del quadro legislativo UE per consentire la mobilità e l’accesso ad attrezzature e cure altamente specializzate. Dovrebbe esserci un unico insieme di norme per l’autorizzazione e il rimborso dell’assistenza sanitaria transfrontaliera, compreso il diritto a un secondo parere. Anche la cooperazione multinazionale e il modo in cui sono condotte le sperimentazioni cliniche transfrontaliere devono essere più efficaci.
Un approccio europeo per affrontare la carenza di medicinali
Per contrastare le carenze e rendere le cure oncologiche più accessibili e abbordabili a livello UE, i deputati sostengono con forza l’estensione delle procedure di appalto congiunte, in particolare per i farmaci antitumorali e i trattamenti oncologici per tumori rari, infantili e nuovi. Chiedono inoltre di diversificare la catena di approvvigionamento dei farmaci antitumorali, monitorare più da vicino le carenze e creare una riserva strategica di medicinali anticancro essenziali.
Tra le altre principali raccomandazioni contenute nella relazione figurano: garantire il “diritto all’oblio” (in base al quale gli assicuratori e le banche non dovrebbero tenere conto della storia clinica delle persone affette da cancro) a tutti i pazienti dell’UE dieci anni dopo la fine del trattamento (e fino a cinque anni per i pazienti che sono stati diagnosticati prima dei 18 anni di età); aggiungere altri tipi di cancro (oltre al cancro al seno, al collo dell’utero e al colon-retto) al nuovo programma di screening sostenuto dall’UE; assicurare una maggiore trasparenza del settore farmaceutico, in particolare per quanto riguarda le componenti di definizione dei prezzi, i criteri di rimborso e i prezzi netti dei medicinali nei diversi Stati membri.
Per la relatrice della commissione BECA, Véronique Trillet-Lenoir (Renew Europe, FR), “dodici anni dopo l’ultima strategia europea per sconfiggere il cancro”, quella presentata ieri “è storica sia per la sua ambizione e i suoi obiettivi sia per le risorse che metteremo a disposizione. Saremo finalmente in grado di lottare efficacemente, insieme, contro le disuguaglianze sanitarie che persistono all’interno dell’Unione europea. Saremo finalmente in grado di rispondere ai bisogni dei milioni di europei che in un modo o nell’altro sono colpiti da questa malattia. Oggi, l’Unione Europea della Salute va avanti“.
La Commissione speciale del Parlamento europeo sulla lotta contro il cancro (BECA) è stata istituita nel giugno 2020 e ha concluso il suo mandato il 23 dicembre 2021. La commissione ha organizzato un processo di consultazione senza precedenti attraverso una serie di audizioni pubbliche. I deputati hanno inoltre tenuto scambi di opinioni con i parlamenti nazionali e con organizzazioni ed esperti internazionali. Sono stati integrati nella relazione anche i principali insegnamenti tratti dalla consultazione pubblica organizzata dalla commissione BECA sull’impatto della pandemia di COVID-19 sulle cure oncologiche nell’UE. (aise)