“L’Unione Europea si trova a un bivio: rinnovarsi o restare indietro. È il monito lanciato dall’ex presidente del Consiglio italiano Mario Draghi a seguito del cambio di rotta politica negli Stati Uniti, con la recente vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali del 2024.
Il successo di Trump, che ha scosso gli equilibri globali, arriva come un terremoto politico anche in Europa, dove fino all’ultimo si era sperato in una vittoria della candidata repubblicana Kamala Harris. Ora, Bruxelles si trova a dover affrontare il nuovo corso protezionista e isolazionista promesso dalla Casa Bianca.
L’approccio “America First”, rilanciato da Trump, rischia di relegare l’UE a un ruolo marginale, a meno che non venga trasformato in uno stimolo per superare la stagnazione economica che affligge l’Europa da anni.
In un discorso al vertice UE di Budapest del 7 e 8 novembre, Draghi ha sottolineato l’urgenza di una reazione coordinata: ‘L’Europa deve scuotersi e mettere in campo riforme economiche incisive per rafforzare la competitività e costruire una difesa comune europea, così da non dipendere più dagli Stati Uniti per la propria sicurezza’.”